La fondazione della Pieve di Santa Giustina nella Località di Baldaria del Comune di Cologna Veneta risale al IV secolo. Fu il centro ecclesiastico più rilevante della zona mantenendo prerogative rispetto ad altre Chiese era l’unica fonte battesimale, riscuoteva le decime nel territorio ed esercitava diritti speciali nei confronti dei beneficiati delle nuove Parrocchie.
L’interno è suddiviso in tre navate, da colonne in cotto rivestite in piane di pietra tenera di Vicenza (Tufo). La pavimentazione è realizzate in Biancone e Rosso Verona. La soffittatura, in incannucciato di paglia sostenuto da tavole in larice con stuccatura in grassello di calce spenta, è del tipo a volte a crociera con costolatura strutturale lavorata a rilievo ed a tinta neutra.
L’intervento di restauro e di consolidamento ha permesso di recuperare le paraste lapidee delle colonne e di alcune lesene laterali notevolmente danneggiate dalla realizzazione del precedente impianto di illuminazione costituito da “applique” in gesso fissate sotto i capitelli delle colonne.
Committente | Parrocchia Santa Giustina |
Soprintendenza Beni Architettonici | Arch. Maria Grazia Martelletto |
Progettista | Arch. Giordano Bassotto |
Realizzazione | Futura Impianti Elettrici srl |
Intervento
Oltre all’adeguamento dell’impianto elettrico rispondente alle normative vigenti è stato ridisegnata l’illuminazione adeguata alle varie esigenze liturgiche, che ponesse in giusto rilievo tutti gli elementi architettonici e decorativi ed i volumi dei singoli ambiti.
La necessità di intervenire con corpi non ingombranti e l’esigenza di evidenziare le peculiarità architettoniche, i volumi e spazi originari con un una luce mirata ha indirizzato la scelta di lampade a tecnologia LED:
• Luce indiretta orientata sulle volte di soffittatura con l’inserimento del modulo Perseo sopra il cornicione dei capitelli delle colonne centrali e delle lesene laterali
• Luce diretta con corpi illuminanti a basso impatto visivo realizzati appositamente aggregando moduli Gemini plus rivolti verso il basso per illuminare le zone dell’aula
• Di accento dietro all’altare maggiore per esaltare l’ambito dell’affresco absidale e all’interno della corona lignea posta sopra l’altare maggiore per evidenziare la zona delle maggiori attività liturgiche.
Risultati ottenuti
• 40/80 lux medi nell’aula e 300 lux sull’altare e tabernacolo
• Temperatura di colore 3000K e collimatori a fascio ampio e stretto
• Assorbimento totale 830W